picture

picture

giovedì 24 novembre 2016

Rent

Qual'è quella cosa che a fine mese ci aspetta come un demone nell'angolino pronto a spolparci?
Esatto l'affitto!
Rent, film del 2005 diretto da Chris Columbus (regista dei Goonies , Mamma ho perso l'aereo e Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre) è la trasposizione cinematografica dell'omonimo musical di Broadway del 1994 scritto da  Jonathan Larson, basato a sua volta sull'opera La Bohème di Puccini.
Rent ambientato nell'east Village racconta la storia di Mark ( Anthony Rapp) aspirante regista e Roger (Adam Pascal) musicista ed ex tossicodipendente, poveri in canna, che tentano di raccimolare qualche soldo qua e là. 
Il colpo di grazia arriva la vigilia di Natale quando Benjamin Coffin III (Taye Diggs), ex coinquilino e affittuario, chiede loro di pagare l'affitto o almeno di far ragionare Maureen (Idina Menzel), ex fidanzata di Mark che sta guidando una protesta e deve esibirsi in pubblico qualche sera dopo. La sera stessa Tom Collins (Jesse L. Martin) amico e anch'egli ex coinquilino di Mark e Roger viene aggredito in un vicolo e aiutato da Angel (Wilson Jermaine Heredia)un giovane, come Collins, affetto da AIDS, che lo invita a partecipare all'incontro "Life Support"dedicato alle vittime dell'Aids.
Le cose cambiano per Roger quando incontra Mimì Marquez, inquilina del piano di sotto, dipendente da eroina e ballerina e che inizia a flirtare con lui, la prima donna dopo che la sua fidanzata, April, si era suicidata anni prima dopo aver saputo di essere affetta dall'HIV.
A fare da sfondo a questo gruppo di amici, c'è una New York alle prime armi con una terribile malattia, ci sono gruppi di supporto, ribellioni e anche qualche risata. C'è il Rock, che scorre nelle vene di Roger, che ce lo canta a squarciagola tra le lacrime di un passato ancora non del tutto sepolto e i timidi sorrisi di un futuro incerto. C'è la voglia di Mark di documentare un periodo buio, ma allo stesso tempo ricco dei sentimenti veri e contrastanti di una vita bohemienne. C'è l'amore puro e consolatorio di Collins e Angel, la gelosia tra Maureen e la sua compagna Joanne. 
C'è la musica.  
Brani come Seasons of love, One Song Glory, I'll cover you e Will I?  e La vie Bohème (ripresi anni dopo anche nella serie tv Glee)  addolciscono la visione, permettendo un confronto reale con i protagonisti, che egregiamente si muovono all'interno del film senza  mai esasperare le sensazioni che provano. Riusciamo a carpire il marcio dei  vicoli dell'East Village di Manhattan stando dall'altra parte dello schermo anche solo ascoltando qualche nota.
Purtroppo Larson, vicitore del premio Pulitzer per la drammaturgia, non ha mai potuto assistere al successo che il suo musical ha avuto essendo prematuramente morto il 25 gennaio del '96. Musical (vincitore inoltre di ben due Tony Awards) che, fondamentalmente, era basato sulla sua vita soprattutto il rapporto con i temi dell'omosessualità l'Aids e l'uso di droghe.
Infatti il personaggio di Mark è la rappresentazione dello stesso Larson, dalle difficoltà economiche all'amore per una donna che non lo ricambiava, dai sacrifici alle speranze provate nel corso della sua giovinezza.




Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...